La Cistinosi e una malattia genetica autosomica recessiva appartenente al gruppo di malattie conosciute come errori congeniti del metabolismo.
Il gene per la Cistinosi, CTNS, è localizzato nel cromosoma 17p13, ha 12 esoni che si estendono in 23 kb di DNA genomico e codifica per una proteina di 367 aminoacidi chiamata cistinosina. La Cistinosi compare quando il sistema di trasporto dell’aminoacido cistina fuori da lisosomi non funziona, provocando un accumulo di cistina all’interno delle cellule dell’organismo. La cistina cristallizzata provoca la morte precoce delle cellule e la conseguente lenta distruzione dei diversi organi del corpo.
I primi organi ad essere colpiti sono i reni e gli occhi; successivamente sono interessati anche tiroide, fegato, muscoli, pancreas, globuli bianchi e sistema nervoso centrale.
Ci sono tre forme di Cistinosi: infantile, giovanile e adulta.
Cistinosi infantile o nefropatica
È la forma più frequente (circa il 95% dei casi) e la più grave.
Nella Cistinosi infantile i sintomi compaiono tra il sesto ed il diciottesimo mese di vita.
I primi sintomi che si manifestano sono disidratazione, acidosi, vomito, squilibri elettrolitici eccessiva sete e urinazione, deficit di crescita e rachitismo.
Questi sintomi sono causati da un disordine chiamato tubolo patia renale o sindrome di Fanconi, ossia un’insufficienza dei tuboli renali nell’assorbimento di sostanze nutritive e minerali.
Cistinosi giovanile o tardiva
Si tratta di una forma rara.
La sintomatologia clinica è paragonabile a quella della forma infantile ma si manifesta più tardi verso i 12-13 anni e l’insufficienza renale e terminale tra i 20 e i 30 anni.
Cistinosi adulta o benigna
In genere si scopre casualmente durante un esame oftalmologico che rileva depositi di cistina a livello della cornea o della congiuntiva, per lo più asintomatici. Non si presenta mai una disfunzione renale e la speranza di vita è normale.
Danno renale
Il deterioramento del riassorbimento tubolare, noto come sindrome di Fanconi, causa eccesso di escrezione urinaria di glucosio, aminoacidi, fosfati, calcio, magnesio, sodio, potassio, bicarbonato, carnitina, acqua e altre piccole molecole.
La perdita di queste sostanze porta ad una disidratazione rapida, accompagnata da modesta febbre cronica.
Il risultato ultimo è il classico rene allo stadio finale, che necessita di trapianto.
Accrescimento
Nei pazienti che non sono in terapia l’accrescimento è solo del 50-70% rispetto al normale.
Danno oculare
La Cistinosi danneggia la maggior parte delle strutture e delle funzioni dell’occhio.
Cristalli fusiformi si depositano nella cornea causando fotofobia che produce un disagio di vario grado nei bambini con Cistinosi, i quali spesso evitano la luce del sole.
La fotofobia diminuisce dopo terapia con gocce oculari di cisteamina, ma si aggrava se non viene trattata e può portare alla cecità.
Coinvolgimento del sistema endocrino
I bambini con Cistinosi sviluppano frequentemente ipotiroidismo.
Miopatia
Nonostante il muscolo sia stato a lungo considerato un tessuto non coinvolto nella Cistinosi, recentemente si è reso evidente che un accumulo continuo di cistina in questo tessuto produce modifiche strutturali e deficit funzionali.
Coinvolgimento del sistema nervoso
Benché anche il sistema nervoso sia stato considerato esente dal coinvolgimento nella malattia, questo è vero solo nelle fasi precoci.
Con il crescere della consapevolezza dei medici la diagnosi è sempre più tempestiva anche se alcuni bambini vi sfuggono perché muoiono di disidratazione durante un episodio acuto di diarrea.
La diagnosi è confermata dal dosaggio del contenuto di cistina nei globuli bianchi o nei bambini con più di un anno di età, con l’esame oftalmologico, usando la lampada a fessura, che rivela la tipica cheratopatia del cristallino.
Sintomatica
Per evitare la disidratazione e rimpiazzare le sostanze perse nelle urine a causa della disfunzione tubolare, è necessario un trattamento che consiste nel libero accesso ad elevate quantità di acqua, giorno e notte e nella reintegrazione via orale di alte dosi di elettroliti e vitamina D.
Terapia specifica
Nel 1994 la Food and Drug Administration americana ha approvato le capsule di cisteamina bitartrato (Cystagon) per la terapia della Cistinosi, che riduce l’accumulo di cistina nei vari organi e la progressione dell’insufficienza renale.
Questo farmaco deve essere somministrato necessariamente ogni sei ore, quindi anche di notte, costringendo pazienti e genitori a svegliarsi per una regolare assunzione del farmaco.
Nonostante di terapia orale con cisteamina, i bambini con Cistinosi continuano ad accumulare cristalli corneali, che provocano erosioni e ulcerazioni dolorose nei pazienti più gravi.
E’ stato messo a punto un collirio in gel a base di cisteamina da applicare 4 volte al giorno che previene l‘accumulo dei cristalli e rimuove almeno in parte quelli già esistenti.
Trapianto di rene
Poiché l’anomalia di base che porta all’insufficienza renale è un difetto dell’ambiente intracellulare geneticamente determinato, le cellule senza difetto genetico che vengono trapiantate in un paziente con Cistinosi non accumulano cistina intra lisosomiale.
Dopo l’avvento del trapianto del rene, la Cistinosi, da una malattia mortale in infanzia quale era, seguita da nefrologi pediatri, è diventata una malattia dell’adulto che rappresenta una sfida per internisti ed altri specialisti.
Si stima che nel mondo ci siano almeno duemila persone con Cistinosi di cui cinquecento negli Stati Uniti e settanta in Italia.